Procedure più snelle e nuove tecnologie per promuovere il Conto Termico
Si parla di rilancio del Conto Termico da parte del Governo nel documento che fino a qualche giorno fa era in consultazione pubblica e che contiene nuove misure da attivare per potenziare e diffondere l’utilizzo delle agevolazioni contenute nel Conto Termico da parte delle imprese. Ma è solo un problema di semplificare le procedure o è la scarsa conoscenza delle potenzialità di questo strumento il vero responsabile del suo scarso utilizzo?
Il Conto Termico è uno strumento introdotto con il Decreto Ministeriale del 2012 e aggiornato lo scorso anno con l’obiettivo primario di promuovere agevolazioni per iniziative a sostegno dell’efficienza energetica e dell’introduzione di sistemi rinnovabili per la produzione di energia.
Ad oggi resta un’opportunità non sfruttata nelle sue piene potenzialità: dei 900 milioni di euro messi a disposizione ogni anno dal Governo (700 a favore di soggetti privati e 200 a favore di soggetti pubblici) soltanto 26 milioni di euro sono stati utilizzati al 31 gennaio 2015.
Lo scarso ricorso a questo strumento è da imputare alla eccessiva complessità delle pratiche burocratiche? Noi riteniamo che sia più un problema di conoscenza, di diffusione e di informazione sulle effettive opportunità che il Conto Termico offre alle imprese e alla P.A., più che un problema di burocrazia.
Aiuteranno sicuramente le nuove proposte di rilancio del Conto Termico, che andranno sostenute da una più incisiva e strutturata comunicazione.
Nella proposta del Governo condivisa nelle scorse settimane, troviamo questi punti:
– snellimento delle procedure con l’eliminazione dell’iscrizione al Registro per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore o elettriche o a gas oppure con caldaie a biomassa con potenza superiore a 500 kW;
– ammissione di nuove tecnologie per promuovere l’efficienza energetica di edifici pubblici, come ad esempio l’impiego di lampade a LED, e per monitorare i consumi e gestire gli impianti;
– aumento della soglia di ammissibilità degli impianti fino a 2.000 kW per gli impianti di climatizzazione con pompe di calore o con caldaie a biomassa e fino a 2.500 mq per gli impianti solari termici;
– innalzamento dell’incentivo fino al tetto massimo del 65% del costo sostenuto per le iniziative volte e rendere gli edifici a “consumo quasi zero”.
Per chi volesse consultare la versione integrale, il documento “Nuove misure per la semplificazione e il potenziamento del meccanismo di incentivazione denominato “Conto Termico”, di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre 2012” è ancora disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.