A Trieste un edificio produrrà energia
Per ora Panorama Giustinelli è uno scheletro, in un cantiere, sul quale aleggiano molte attese e aspettative. Una volta concluso, nel giro di un anno circa, sarà un unicum nel panorama italiano. Quello che sta prendendo forma, nel centro storico di Trieste, è infatti il primo edificio di sei piani costruito in legno lamellare e totalmente autosufficiente da un punto di vista energetico. In Europa neppure gli esempi simili, di Londra (9 piani) e Berlino (7 piani) lo eguaglieranno, una volta completato, per dimensioni e insieme di innovazioni.
La costruzione ospiterà 19 appartamenti di diversa metratura, tra 90 e 260 mq cui si aggiungono ampie terrazze dai 20 metri quadri in su, 90 box, posti auto e una Spa. Il costo delle abitazioni, calcolato a corpo, va da poco più di 600mila euro a 2,4 milioni di euro, 70mila euro valore dei posti macchina, dai 90mila euro in su quello dei box.
L’operazione, già in fase di commercializzazione ad opera di Epoca (la società di sviluppo immobiliare che ha curato il progetto) è il frutto dell’impegno di una squadra di architetti e ingegneri capitanata da Alessandro Beltrame e di partner come Gruppo Rubner (per la tecnologia del legno), l’Università di Padova (per l’eolico urbano), Siemens (per la domotica), oltre che di un investimento di 19 milioni di euro. Il tutto, ha permesso, attraverso un inedito sistema di costruzione, di dare vita a un volume residenziale ad alto contenuto di tecnologia sostenibile e con sistemi di sfruttamento delle energie pulite, inclusa quella del vento catturata grazie all’eolico urbano (un rotore silenzioso e non invasivo collocato sul tetto del palazzo sarà un po’ il simbolo dei contenuti innovativi di Panorama Giustinelli). Tutte parti che saranno “amalgamate” con una buona dose di scienza domotica ad integrare i diversi impianti. “Contiamo di replicarne l’esperienza, in diverse declinazioni – dice Alessandro Beltrame – edilizia popolare, industriale, pubblico”.
Epoca, che per il futuro costruirà esclusivamente con questa tecnica, abbandonando vecchi metodi, è pronta ad avviare la costruzione di due capannoni industriali con destinazione commerciale, con le stesse caratteristiche di Palazzo Giustinelli. “Alla base di questo modello – conclude Beltrame – c’è una cultura della sostenibilità che viene vissuta innanzi tutto in senso etico: la sostenibilità è una scelta doverosa, anche se non sempre la più economicamente vantaggiosa nell’immediato. Ma il ritorno sul lungo termine è senza pari”.
E comunque il progetto è pronto a sfatare ogni luogo comune: il legno in realtà ha una resistenza al fuoco superiore a quella del cemento armato e del ferro (per resistenza al fuoco intendiamo il lasso di tempo che consente l’intervento dei vigili del fuoco). Ogni materiale da costruzione va comunque completato con dei cicli di protezione. Un incendio in una casa è comunque un disastro, ma una casa in legno è meno vulnerabile. In una casa costruita in legno le parti più delicate sono i nodi metallici.
Autore : Madela Canepa
Fonte: Casa24 Plus – Il Sole 24 Ore