TEE: approvata la risoluzione per la riforma dei Certificati Bianchi

TEE: approvata la risoluzione per la riforma dei Certificati Bianchi

 

La Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato ha accolto, nella risoluzione approvata il 13 ottobre scorso (1), le proposte avanzate per la riforma dei Certificati Bianchi e gli impegni chiesti al Governo in tema di TEE.

TEE: approvata la risoluzione per la riforma dei Certificati Bianchi

 

In risposta alle richieste raccolte, il Governo si è impegnato a:

introdurre forme di corresponsabilità tra i soggetti che partecipano al processo dei TEE, in particolare per i casi in cui chi presenta il progetto non è il beneficiario ultimo dell’incentivo e abbia una capitale sociale inferiore al valore economici dei titoli riconosciuti. Inoltre, se gli interventi sono consistenti, dovrà essere accertata la solidità patrimoniale di entrambi gli interlocutori coinvolti (intermediario e beneficiario), che saranno chiamati a rispondere in solido;
garantire il recupero dei TEE se il GSE dovesse accertare che sono caduti i diritti per la ricezione dei Certificati;
definire il criterio di addizionalità in modo tale che vengano incentivati con i TEE solo i risparmi energetici conseguiti in più rispetto a quelli raggiungibili con l’impiego di tecnologie standard o con il semplice adempimento degli obblighi normativi: viene accolta, a questo riguardo, la proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, di inserire obbligatoriamente nella domanda di accesso agli incentivi l’indicazione del costo preventivato;
– definire la disciplina che regoli i criteri e lo svolgimento delle verifiche (ispezioni senza preavviso da parte del GSE, estensione delle verifiche all’intera vita tecnica, aumento del numero delle verifiche);
rivedere il sistema delle sanzioni, in modo che si possano rideterminare i TEE emessi in funzione dell’esito delle verifiche e delle ispezioni e, quindi, ai risparmi effettivamente conseguiti, recuperando quelli indebitamente percepiti;
rivedere il coefficiente di durabilità “TAU”, prevedendo che la vita tecnica dei beni, oggetto degli incentivi, sia al massimo di 15 anni e non superiore al periodo di ammortamento ordinario e sia considerata equivalente alla vita utile ai fini dell’incentivazione per riconoscere i TEE sulla base dei risparmi effettivamente conseguiti e rendicontati annualmente al GSE, evitando di finanziare risparmi non raggiunti;
includere nel meccanismo dei TEE nuove categorie di intervento nel settori idrico, dei trasporti, del teleriscaldamento e dell’ICT, che implicano una maggiore intensità di capitale, vita tecnica più lunga e maggiore ricadute positive sull’impatto ambientale;
aprire l’accesso ai TEE anche agli interventi in ambito industriale legati alla produzione di calore da fonti rinnovabili (se sostituiscono le fonti fossili) o da gas naturale (se sostituisce il carbone).


[Scarica la risoluzione in formato PDF]

 

Note
(1) Legislatura 17ª – 10ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 174 del 13/10/2015 – Schema di risoluzione proposto dal relatore sull’affare assegnato n. 611
 

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