Il nuovo Piano Energetico del Lazio punta sulla green economy
E’ stato presentato da Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, il nuovo Documento Strategico per il Piano Energetico Regionale (PER), che punta all’utilizzo delle rinnovabili e all’efficienza energetica per sostenere la green economy. Ecco cosa prevede il documento per l’efficienza energetica.
Il Documento consentirà alla Regione Lazio di programmare gli impegni per raggiungere gli obiettivi del 2020 indicati nel “Decreto Burden Sharing” del 2012 e coerenti con la Programmazione Comunitaria 2014-2020.
I punti chiave intorno ai quali si articola il Documento Strategico, sono:
– attuare misure rigorose per l’uso efficiente dell’energia, in particolare nel settore civile;
– attuare politiche energetiche per il sistema trasporti, l’industria e l’agricoltura;
– favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare quelle termiche;
– contenere i consumi energetici nei settori produttivo, residenziale e terziario;
– ridurre le emissioni di gas responsabili di variazioni climatiche, derivanti da processi di carattere energetico.
In particolare, la realizzazione di risparmi energetici significativi implica, da un lato, l’esigenza di sviluppare tecnologie, prodotti e servizi a basso consumo con dispositivi più efficienti (apparecchiature elettriche, sistemi di riscaldamento, sistemi di illuminazione, piccoli e grandi elettrodomestici, sistemi di building automation, domotica, ecc.), e dall’altro di sviluppare i fattori “non tecnologici”, come l’organizzazione e la gestione ottimizzata delle imprese e il comportamento consapevole dei cittadini verso un uso più razionale dell’energia.
Tra l’altro, gli interventi di efficienza energetica possono essere realizzati ovunque, al contrario della disponibilità delle fonti energetiche rinnovabili che è fortemente condizionata dalla loro localizzazione.
Lo sviluppo integrato dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili è di cruciale importanza per raggiungere gli obiettivi regionali, nazionali ed europei. La crescita del settore dell’efficienza energetica deve essere perseguita favorendo le tecnologie con maggiori ricadute sulla filiera economica regionale e nazionale o con forti potenziali per l’internazionalizzazione dell’industria.
Nel medio periodo, sono state identificate specifiche azioni a supporto dello sviluppo dell’efficienza energetica, con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici primari e finali e le emissioni di CO2 al 2020:
– promuovere un piano per l’efficienza energetica in edilizia con programmi di interventi di medio-lungo termine per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, per la riduzione dei consumi e dei costi energetici per le famiglie, le imprese e la P.A. (spending review energetica);
– attivare interventi, da parte delle PA, sul patrimonio immobiliare per migliorare l’efficienza energetica, per liberare risorse economiche e per promuovere la consapevolezza dei cittadini e delle imprese verso la sostenibilità energetico-ambientale;
– ridurre le emissioni in tutti i settori non industriali ed energetici, come ad esempio l’agricoltura.
– favorire la diffusione delle certificazione e degli audit energetici sia nelle industrie che negli edifici, secondo le indicazioni del D.Lgs. 4 luglio 2014, n. 102 di recepimento della direttiva europea 2012/27/UE;
– incrementare la ricerca e l’innovazione sulle tecnologie e il loro trasferimento tecnologico su materiali e soluzioni di efficienza energetica, sistemi avanzati di controllo e telecontrollo dei consumi e sistemi di accumulo energetico;
– rafforzare il modello E.S.CO (Energy Service Company), creando fondi di garanzia dedicati o fondi rotativi;
– sviluppare e diffondere modelli contrattuali innovativi per finanziamento tramite terzi.;
– promuovere campagne di audit energetico per il settore civile e industriale;
– introdurre percorsi formativi specializzati sui temi di efficienza energetica;
– supportare la ricerca e l’innovazione;
– favorire la nomina degli Energy manager senza oneri aggiuntivi per la spesa pubblica, a cui va data effettiva autorità negli atti che riguardano l’energia, a partire dalla Regione, Comuni, Aziende ospedaliere, ASL e altri enti con un alto consumo energetico, per una maggiore efficacia della spending review energetica degli enti pubblici;
– promuovere forme di gare per la gestione efficiente degli edifici ed enti pubblici attraverso contratti di prestazione energetica;
– favorire lo sviluppo del recupero e del riciclo di materie prime con conseguenti benefici economici (riduzione dei costi di approvvigionamento di materie prime ed energia e dei costi di smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività industriali, realizzazione di indotto e di sinergie tra imprese) e benefici ambientali (riduzione del consumo di risorse, di emissioni inquinanti e di rifiuti in discariche e sul territorio).
In questo scenario, il nostro Programma di risparmio energetico Co2save risponde appieno alla realizzazione di quanto indicato nel Documento Strategico della Regione Lazio, poiché garantisce ai clienti un risparmio misurabile sui costi energetici, ottimizzando i consumi di tutte le fonti di energia e creando ambienti più sostenibili con un programma integrato di know-how, tecnologie e servizio.
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[Scarica la versione PDF del “Documento Strategico per il PER” della Regione Lazio]